Foto: Bettini
Numeri impressionanti dal power-meter di Michal Kwiatkowski vincitore del mondiale di Ponferrada 2014!
Grazie alla Omega Pharma-Quik-Step che ha messo in rete i dati registrati dallo strumento montato sula bici del corridore, è possibile fare un’analisi della potenza espressa durante tutta la corsa, ma soprattutto durante il fantastico vittorioso finale.
I dati della corsa
Distanza 253 km
Tempo 6:31:24
watt medi 243 (3, 58 W/kg)
watt norm 310 (4, 55 W/kg)
Frequenza cardiaca media 148
I valori di Potenza Media e Potenza Normalizzata non sono eccezionali, potremmo dire da buon cicloamatore.
Vedi il file della corsa sul sito: www.trainingpeaks.com
Il ruolo della squadra
La squadra polacca per tutta la corsa ha svolto un lavoro fondamentale, tenendo un’andatura regolare per 6 ore e 20′ permettendo a Kwiatkowski di rimanere coperto e serbare le proprie energie per il finale di corsa.
Foto: Graham Watson
L’attacco finale
L’azione decisiva avviene negli ultimi 7 km della corsa.
Kwiatkowski scatta per raggiungere i 4 corridori in fuga, questi i dati:
• potenza media per 34 secondi 436 watt (6, 43 W/kg)
• il picco di potenza è di 928 watt
• frequenza cardiaca media 161 bpm
• velocità media 53 km/h
• 83 rpm medie
raggiunto il gruppetto di testa, rifiata un attimo e riparte per la botta definitiva
Foto: Graham Watson
i dati dello scatto finale:
• potenza di picco per 1 minuto 706 watt
• potenza normalizzata 501 watt (7, 3 W/kg)
• potenza media 415 watt (6, 1 W/kg)
• velocità media per 1, 7km 60km/h
• frequenza cardiaca 179 bpm
• cadenza media 102 rpm
tutto questo dopo 6 ore e mezza di corsa!
I valori di picco della corsa di Kwiatkowski
Picco watt max 1124
Picco 1 minuto: 552 watt
Picco 20 minuti: 336 watt
Picco 1 ora: 300 watt
Picco velocità: 86, 1 km/h
Picco frequenza cardiaca: 185bpm
Picco Cadenza: 128rpm
Calorie totali: 5670 kj
Testa e gambe
I valori del finale di corsa sono notevoli, ma quello che ha fatto la differenza è stata la gestione della corsa. Sicuramente altri corridori potevano esprimere quei valori di potenza, ma Kwiatkowski li ha espressi nell’attimo perfetto, quando gli avversari non erano più in grado di rispondere al suo attacco.
Quello che si dice “correre con la testa”.
Ciao Paolo,
complimenti per gli articoli. Interessanti e svolti molto bene ed in modo chiaro. Fantastica l’analisi del mondiale di Kwiatowsky, fa capire come si corre nn solo con le gambe ma anche con la testa (e con la squadra…). Continua così… ciao